2015.
Un incidente.
Una settimana di coma.
Svegliarsi con la consapevolezza che tutto è cambiato per sempre.
Non poter più camminare e fare sport.
La condanna arriva secca e diretta.
E toglie il fiato: Paraplegia grave.
15 giorni di terapia intensiva.
Un anno di ospedale per la riabilitazione.
“Meglio rimanere nella merda in cui siamo, senza andarne a cercare altra” dice il suo neurochirurgo.
Il suo neurochirurgo…Ma Silvia è una guerriera e il suo spirito non si doma.
Solo un momento di cedimento iniziale per poi ripartire, inventarsi una nuova vita, trovare nuovi stimoli e nuove motivazioni.
Vivere oggi, perché il domani può sempre cambiare.
Tanti problemi da affrontare, ma alla fine si arriva sempre ad una conclusione: bisogna reagire.
E allora ecco che le due ruote in pista, Silvia, le mette lo stesso!
Perchè è la sua valvola di sfogo, il suo modo per rilassarsi, per vivere.
Perché se ti focalizzi sulle difficoltà, ti perdi la parte migliore di questa vita, che ci è stata regalata e che, come dice lei stessa, va vissuta!
W la vita!