Disabili in sella: per molte persone con disabilità, mettersi in sella a una moto è da tempo più di un sogno. Grazie a progetti concreti, adattamenti tecnici e scuole guida specializzate, oggi è possibile ottenere la patente speciale AS e guidare moto modificate in sicurezza.
L’associazione Di.Di. (Diversamente Disabili Onlus), fondata da Emiliano Malagoli (amputato alla gamba destra) e Chiara Valentini, ha promosso importanti iniziative dal 2013 in avanti. Tra queste, campionati per motociclisti disabili e attività formative.
Nel 2014 è partito il progetto per la patente speciale A (AS): scuole guida che usano moto adattate, istruttori disabili o normodotati, corsi dedicati per consentire l’accesso alla patente anche a chi ha limitazioni fisiche.
Adattamenti tecnici: cosa cambia nelle moto AS
Le modifiche sulle moto non alterano i comandi standard, per mantenerne la compatibilità anche per chi non ha disabilità; spesso rimane anche la garanzia del costruttore.
Ecco alcuni esempi concreti:
• Cambio servoassistito: utile per chi non può usare la gamba sinistra. Si gestisce tramite pulsanti sul manubrio che agiscono sul cambio del veicolo.
• Freno posteriore al manubrio: per chi non può usare il piede destro. Un comando al pollice aziona la pompa frenante.
• Frizione servoassistita: per chi ha difficoltà con la mano sinistra. Un pulsante consente di gestire la frizione elettronicamente con la mano destra insieme all’acceleratore.
• Per casi di amputazione della mano destra, si utilizzano moto con trasmissione automatica come la Aprilia Mana: l’acceleratore viene posizionato sul manubrio sinistro, con logica modificata ma funzionamento adattato.
• Queste soluzioni rendono la guida accessibile a persone con amputazioni al braccio o alla gamba, coprendo vari scenari di disabilità.
Resta comunque importante il lavoro su burocrazia, strutture abilitate ed istruzione specializzata: non tutte le autoscuole o le Motorizzazioni sono attrezzate o aggiornate.